Al centro del pensiero e della spiritualità di Marella non c’è solo un cuore grande capace di cura ma anche la chiara consapevolezza della sacralità della libertà, una libertà matura e responsabile. La libertà è il centro esistenziale dove si manifesta la dignità della persona, nell’unione tipicamente personalista della libertà e della responsabilità, dei diritti e dei doveri. Tutto ciò per me ben si sintetizza nel termine coscienza: parola chiave che descrive il percorso interiore di don Olinto e i cui riscontri sono rinvenibili in vari ambiti della sua vita.

Qua libertate Christus nos liberavit (Gal 4,31) Cristo ci ha liberati perchè restassimo liberi: questa la citazione da lui voluta prima nel suo ricreatorio di Pellestrina e poi nella città dei ragazzi. Mi piace chiamarla coscienza, perchè non è una libertà ab-soluta, anarchica, bensì è una libertà incarnata nella storia e nella persona, che è respons-abile, si assume la responsabilità di ciò che ha visto, sentito, capito, ed infine scelto.

a cura di don Paolo Dall’Olio