La Quaresima ci immerge in un bagno di purificazione e di spoliazione: vuole aiutarci a togliere ogni trucco, tutto ciò di cui ci rivestiamo per apparire adeguati, migliori di come siamo. Ritornare al cuore significa ritornare al nostro vero io e presentarlo così com’è, nudo e spoglio, davanti a Dio. Significa guardarci dentro e prendere coscienza di chi siamo davvero, togliendoci le maschere che spesso indossiamo, rallentando la corsa delle nostre frenesie, abbracciando la vita e la verità di noi stessi. La vita non è una recita, e la Quaresima ci invita a scendere dal palcoscenico della finzione, per tornare al cuore, alla verità di ciò che siamo. Tornare al cuore, tornare alla verità. Fratelli e sorelle, non abbiamo paura di spogliarci dei rivestimenti mondani e di tornare al cuore, ritornare all’essenziale.
Con le parole del Santo Padre, guardiamo anche a questo periodo speciale in cui la Quaresima e il Ramadan si sovrappongo per una buona parte e ci consentono di riflettere sugli elementi comuni: la preghiera, il digiuno e la gioia.
Ramadan-Quaresima, come il mese che apre alla gioia: la festa di Pasqua, nella quale celebriamo il trionfo di Gesù sulla morte e il male, a favore di tutti gli uomini e donne, di ogni tempo e ogni luogo; la festa della Rottura del digiuno, un’onda straordinaria di gioia comunitaria, che a partire dal nucleo domestico si estende ai vicini di casa e agli amici, sia fratelli e sorelle di fede che persone diversamente credenti e non credenti. In queste celebrazioni leggo la verità profonda della Gioia, che per essere veramente tale, non deve avere confini, proprio come l’aria e il cielo che ci sovrasta non ne hanno.
Il nostro Arcivescovo, card. Matteo Maria Zuppi, ci invita dunque a farci fratelli, ad abbattere le barriere e a esercitare la misericordia. Perché da qui in avanti trovino spazio pace, giustizia, perdono, condivisione con i poveri e amicizia con tutti.
Buona Santa Pasqua!
Ramadan Mubarak! Eid Mubarak!