Livia Nobilini
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Li custodisco tutti qui, nel mio cuore, i ricordi di Padre Marella.

Ero rimasta orfana di madre che avevo appena un anno, ultima di otto figli. Arrivai a Bologna nel 1943 e lì la mia vita cambiò.

Non mi è difficile raccontare di lui, ma ciò che non è facile è proprio esprimere a parole la sua grandezza d’animo e di persona.

Pensate che una sera sentimmo bussare al portone di casa: era il Padre che gioiosamente esclamò: “Bambine, vi ho portato un regalo!”. Avvolto in una vecchia coperta aveva trovato un piccolo neonato che era stato abbandonato all’ingresso di una chiesa.

Lo rivedo ancora, su una vecchia bicicletta, con appesa sul manubrio una sportona nella quale aveva riposti i viveri e i doni che, come lui sosteneva, la Provvidenza gli aveva concesso nei momenti del bisogno. Ci sono stata anch’io dentro a quella grande borsa! Giuro!

Una volta disse di avermici messa dentro perché sul manubrio della bici mi addormentavo e rischiavo di cadere.

….che ne sanno i ragazzi di oggi della miseria che abbiamo vissuto… e della gioia delle piccole cose…

Cambiai varie Case dell’Opera di Padre Marella: da San Giorgio di Piano fummo trasferite a Madonna dei Boschi e poi appena cresciuta andai a Varignana.

Il ricordo più emozionante è quando venivamo a Bologna con il camion dell’Opera alla processione della Beata Vergine di San Luca. Al nostro passaggio in Via Saragozza, le persone affacciate alle finestre chiamavano Padre Marella e gli lanciavano in dono talmente tante monetine, che lui a fatica riusciva a raccoglierle ed a metterle nel suo cappello. Era una scena davvero commovente! Anche un po’ pericolosa…

Il ricordo più triste è quando i dolori lancinanti lo stavano consumando negli ultimi giorni. Ma quando il dolore gli dava un po’ di tregua, lui si abbandonava ai ricordi.

So di aver vissuto accanto ad un uomo veramente Santo, che ha dato sempre tutto, più di se stesso, senza ricevere mai nulla in cambio se non l’affetto di noi ragazzi, e di tutta una città.

 

Progetto realizzato nell’ambito del bando Memoria del ‘900 promosso da