Faccio parte di una famiglia molto legata al Padre Marella. Mio padre Giovanni Elkan frequentava il Liceo Galvani dove il Professor Olinto Marella era insegnante di Storia e Filosofia e introdusse nella nostra famiglia l’insegnante Marella.
La nonna, d’origine ebraica e di nazionalità tedesca, era fermamente legata al protestantesimo luterano.
Il Padre Marella incominciò nella nostra famiglia un’autentica catechesi di dottrina e pratica religiosa cattolica, tanto che mia zia Beatrice Elkan decise di farsi Suora di Santa Clelia Barbieri, nel 1929. La scelta della zia scosse talmente la nonna Caterina, che volle prendere lezioni teologiche dal Professor Marella, in vista di un’analisi sulla verità, unico desiderio del suo cuore di vedova e mamma di una figlia religiosa. Arrivò la conversione alla religione cattolica nel 1930.
Nel 1943, la notte del 27-28 novembre, un drappello di soldati tedeschi S.S. fece irruzione nella Casa Rifugio della Tombetta, nei pressi di San Giovanni in Persiceto, dove la nonna accoglieva un gruppo di ventisette bambini. Le fu ingiunto di seguirli al Comando tedesco di Ferrara, perché ebrea. Mentre stava raccogliendo alcuni indumenti, comparve Padre Marella che intraprese un discorso in lingua tedesca, per dimostrare che era al servizio della Chiesa, e quindi in luogo sacro. Puntò su di loro due occhi di brace e quelli se ne andarono. La nonna invitò il Padre ad entrare, ma egli sparì all’istante nella nebbia.
Il mattino seguente la nonna andò in paese e telefonò in Via San Mamolo n. 23, per sapere a che ora il Padre fosse rientrato. Le fu risposto che il Padre non si era mosso di casa e al momento era già uscito per andare a scuola!
Progetto realizzato nell’ambito del bando Memoria del ‘900 promosso da