Guido Zucchi
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Ho conosciuto Padre Marella nell’anno scolastico 1942-43 quando era il Professor Marella, il mio insegnante di Storia e Filosofia presso il Liceo Minghetti di Bologna, che allora frequentavo come studente della III Liceo A.

Era un docente insolito, anticonformista, in un certo senso anarchico, dotato di una personalità magnetica che mi affascinava, conquistato come ero dalla sua pacata eloquenza. La sua profonda cultura spaziava oltre il programma scolastico per addentrarsi in uno scibile ben più vasto in cui a volte era veramente impossibile seguirlo, tanta era la sua profondità e la nobiltà dei concetti espressi.

Ci coinvolgeva nella sua ricerca della verità, dandoci una personale e credibile interpretazione di quanto siano importanti la solidarietà tra le persone, l’aiuto a chi soffre, la speranza in un domani migliore.

Mi laureai in Medicina e Chirurgia nel 1949, ma non avevo i mezzi per affittare un ambulatorio. Tornai dal mio vecchio professore e gli chiesi se avesse un locale dove avrei potuto esercitare la mia professione, valeva la pena tentare!
La mia richiesta fu soddisfatta perché mi mise a disposizione la piccola sacrestia annessa alla chiesetta di Via del Lavoro… che poi era un magazzino, anzi più un deposito, sempre ricolmo dei proventi della questua. Si scusava dell’inadeguatezza dell’offerta, ma un divano e uno sgabello traballante e senza una gamba furono per parecchio tempo il mio studio medico.

Di tanta generosità gli sarò sempre debitore: ciò mi permise di iniziare il mio lavoro e ben presto di formarmi anche una famiglia.

Ricordo con emozione il giorno del mio matrimonio. Stavo uscendo dalla Chiesa a braccetto di mia moglie, quando scorsi il Padre che era seminascosto dall’acquasantiera ed era attorniato da alcuni dei suoi bambini. Mi offrì un mazzolino di fiori di campo, con un lieve inchino. Fu il dono più bello, più immeritato, che tuttora conservo a ricordo di un’emozione che non mi sarei mai aspettato di vivere.

 

Progetto realizzato nell’ambito del bando Memoria del ‘900 promosso da