La relazione della prof.ssa Flavia Franzoni riprenderà alcune risultanze del progetto Memorie vive, realizzato dall’Istituzione G. F. Minguzzi della Città Metropolitana di Bologna, Iress (Istituto Regionale Emiliano-Romagnolo per i servizi sociali e sanitari, la formazione e la ricerca applicata) e Comune di Bologna, che ha analizzato la storia dei servizi sociali e delle politiche sociali del territorio bolognese raccogliendo testimonianze (attraverso interviste agli operatori del tempo) e la raccolta di documentazione anche inedita.
Ciò a partire dagli anni ‘70, gli anni fondativi del nuovo sistema di servizi alla persona sociali, sanitari ed educati per la realizzazione di un “welfare diritti” che culminarono con l’Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978 fino all’inizio del secolo scorso quando la legge di riforma del sistema dei sevizi sociali (L.N.328/2000) ha codificato un “welfare municipale e comunitario”.
Le parole chiave che descrivono il percorso sono: decentramento, prevenzione, lotta alla emarginazione, programmazione. Esse hanno consentito di analizzare i servizi per minori, per le famiglie, per gli anziani, per i disabili, etc. a Bologna.
La ricostruzione di questa storia bolognese consente di far emergere il grande contributo dato alla cultura e ai servizi del nostro welfare da esperienze promosse da alcune figure carismatiche come Don Saverio Aquilano, Aldina Balboni, Don Giulio Salmi e tanti altri. Un contributo da riscoprire e valorizzare insieme.
Più in generale ci si può chiedere come e se il cattolicesimo democratico ha contribuito alla costruzione del nostro sistema di welfare.
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Streaming a cura di Simone Silvagni.