Sergio Nesi
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Ricordo che io cominciai a far parte del gruppo di Padre Marella durante il secondo anno di Ginnasio, perché il Professore fece una specie di conferenza, durante la quale illustrò a noi, ragazzi di buona famiglia, che non avevamo mai avuto contatti con una realtà diversa dalla nostra, la necessità che prendessimo coscienza anche del mondo delle persone meno fortunate di noi.

Con la sua personalità coinvolgente e con il suo fascino, si mise a conquistare e a interessare un grande numero di noi che ci rendemmo disponibili a partecipare alle sue iniziative di carità. Il nostro compito consisteva nell’andare a visitare le famiglie povere di una zona che ci veniva assegnata e a portare loro conforto morale e un aiuto tangibile consistente in buoni acquisto di generi alimentari, che nascevano da una sorta di convenzione fatta con i vari negozi della zona.

La cosa che principalmente, anche col trascorrere degli anni a me è rimasta più impressa, è stata proprio quella violenta reazione che suscitava in me l’approccio con delle situazioni che, dall’interno della mia famiglia, non avrei mai immaginato potessero esistere.

A me e ad alcuni miei compagni, era stata affidata la Via Santa Caterina, allora una delle zone di maggior degrado della città, dove si viveva un’esistenza subumana; a volte, anche oggi, mi chiedo dove trovassimo la forza per affrontare simili situazioni, ma mi rendo conto che tutto quello spirito di carità ci veniva comunicato dal grandissimo carisma che animava don Marella. Egli, oltre che con le parole, ci spingeva con l’esempio e per noi fu una cosa perlomeno affascinante, il sapere che quell’uomo che durante la giornata era un dotto insegnante di Filosofia, alla sera sapesse trasformarsi in un “accattone”, che tendeva il cappello, per ottenere un aiuto che non era mai per sé. Per tutta la mia vita quella figura di vero uomo è stato un faro che mi ha guidato in molte scelte importanti, proprio perché, ancora adolescente mi aveva insegnato a conoscere la vita, anche nei suoi aspetti deteriori.

 

Progetto realizzato nell’ambito del bando Memoria del ‘900 promosso da